Sala delle Assemblee
Superata la prima rampa dello scalone monumentale, passando accanto alla statua del David di Andrea Falcone (1674), si giunge al primo piano della Quadreria, accolti nel grande Salone delle Assemblee, dove due volte l’anno, si tiene l’Assemblea Generale degli Associati, composta da circa 240 membri, che si riuniscono per eleggere i nuovi Governatori, ascoltare la relazione sulle attività benefiche svolte, approvare i bilanci. La grande sala viene all’occorrenza usata per convegni, eventi culturali e concerti di beneficenza.
Qui si espongono importanti opere di Francesco De Mura (1696- 1782) e i grandi ritratti equestri della famiglia di Tocco. Fra questi le opere di:
I Anticamera
II Anticamera
Studio dei Governatori
La sala era chiamata Sala del Governatori del Culto e dell’Ospedale, poiché un tempo probabilmente l’ambiente era destinato ad un ufficio che si occupava del Culto e dell’Ospedale Elena d’Aosta, gestito dal Pio Monte della Misericordia fino al 1969. Oggi la sala conserva parte dei bozzetti di Francesco de Mura e il prezioso dono del già Governatore Fernando De Montemayor, con arredi sacri e paramenti dalla metà del XVIII secolo.
Qui si espongono importanti opere di Francesco De Mura (1696- 1782) e i grandi ritratti equestri della famiglia di Tocco. Fra questi le opere di:
Sala del Governo vecchio detta Sala dello Stemma
Questa sala è chiamata “del vecchio Governo” perché fino agli anni ’70 dello scorso secolo si riunivano i Governatori per decidere le attività benefiche. E’ chiamata anche “sala dello stemma” per l’emblema, con sette monti sormontati da una croce, riprodotto sul pavimento. Tutte le tele esposte in questa sala sono di Francesco De Mura, dipinti e bozzetti lasciati in eredità nel 1782 al Pio Monte per soccorrere, come si legge nel testamento del pittore,“li gentiluomini e le gentildonne bisognose”; è il nucleo più importante della raccolta, testimonianza della vasta produzione del maggiore pittore a Napoli della seconda metà del Settecento. Nella sala si espongono anche gli arredi sacri in argento della Reale Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli, e i paramenti sacri un tempo della famiglia Sanfelice di Bagnoli.
Studio del Soprintendente
Il Soprintendente è il rappresentante legale dell’Istituzione ed è eletto tra i sette Governatori in carica. La figura venne introdotta nel 1843 senza abolire il potere collegiale dei sette Governatori, che insieme decidono su tutte le attività. Le tele, quasi tutte seicentesche, la scrivania, le due librerie in legno intagliato che contengono volumi antichi, rendono l’ambiente unitario e raccolto, da studio appunto, che viene ancora usato in occasione di visite ufficiali. Nello studio è presente anche la testimonianza di ciò che resta del Sacro Tempio della Scorziata (1579) attraverso l’esposizione degli argenti superstiti appartenuti a questa antica Opera di carità cittadina.
I Passetto
II Passetto
Sala del Coretto
Di grande suggestione, questa piccola sala ha una doppia apertura: dal balcone si ammira la guglia di Cosimo Fanzago dedicata a San Gennaro nel 1631, e la cupola della Cappella del Tesoro di S. Gennaro; nella parete di fronte al balcone, un armadio di legno nasconde un coretto-matroneo, che si affaccia sulla Cappella, realizzato per assistere alle funzioni religiose. Da qui, una spettacolare visione d’insieme della Cappella con il capolavoro di Caravaggio.
In questa sala, oltre e diversi dipinti Seicenteschi, è collocata una vetrina con una serie completa di antichi paramenti sacri,in filigrana dorata con decorazioni floreali e vegetali, donati dalla famiglia Piromallo Capece Piscicelli, appartenuti al Cardinale Girolamo d’Andrea, vissuto a metà Ottocento.
Sala del Governo
La sala è la testimonianza del continuo impegno dell’Istituzione: come da statuto del 1603 tutti i venerdì i sette Governatori siedono attorno a questo tavolo per decidere sulle attività da attuare. La poltrona in rosso sottolinea la carica e il posto del Soprintendente. Il Segretario Generale siede con loro per stendere il verbale della seduta. Nell’Archivio Storico del Pio Monte sono conservati tutti gli atti di questi incontri dalla fondazione ad oggi raccontando più di quattrocento anni di intensa attività di beneficenza sul territorio.
Nella sala si conservano anche preziosi oggetti liturgici di proprietà del Pio Monte della Misericordia, della famiglia Sersale e della Reale Compagnia ed Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo.
Sala Fracanzano
Oltre alle grandi tele di Cesare Fracanzano, questa sala espone tre grandi dipinti provenienti dal vicino Museo Gaetano Filangieri con i ritratti ufficiali di alcuni esponenti delle famiglie de Sangro e Guevara, Associati al Pio Monte della Misericordia.